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Associazione Librai Antiquari d'Italia

Librai e lettori di tutto il mundo ... The World's Best Rare Books and Booksellers at Bologna

An interview with Umberto Pregliasco about the 39th ILAB Congress and 23rd International Antiquarian Book Fair in Bologna, September 20-26, 2010

Di Vittoria de Buzzaccari


“Non so saziarmi di libri. Può darsi che ne abbia più del necessario; ma con i libri succede come con tutto il resto: l’ottenere ciò che si cerca, stimola ulteriormente il desiderio. Ricerco inoltre libri di generi differenti che, per gli autori che li hanno scritti, o per gli argomenti di cui trattano, siano nello stesso tempo compagni graditi e fedeli, pronti a biasimarti, a darti consigli, a insegnarti i segreti delle cose...”

Francesco Petrarca

Dopo oltre vent’anni l’ALAI ha di nuovo l’onore e la responsabilità di occuparsi dell’organizzazione del Congresso Mondiale dei Librai Antiquari aderenti all’ILAB- LILA, che riunisce tutte le associazioni nazionali. Bologna – grazie alla collaborazione delle biblioteche della città – sarà il centro principale del Congresso. Il programma includerà incontri e visite guidate a biblioteche e luoghi d’arte che toccheranno anche le città vicine, da Parma aModena, da Cesena a Ravenna, culminando nella Mostra del Libro Antico e di Pregio nell’ambito della rassegna di Artelibro con la partecipazione dimolti fra i più noti librai antiquari di tutto il mondo. Il Congresso e la relativa mostra costituiscono un impegno che i paesi membri dell’Asso- ciazione si assumono a turno, e sono da sempre un momento privilegiato di incontro dove i librai non solo potranno approfondire i temi relativi alla loro professione ma anche stringere rapporti di amicizia, scambiarsi informazioni, concordare iniziative comuni tanto d’affari quanto di carattere culturale. Rivolgiamo a Umberto Pregliasco, erede della storica libreria torinese e da oltre sei anni presidente dell’ALAI, alcune anticipazioni sull’importante manifestazione che si terrà il prossimo settembre.

Il Congresso Mondiale dell’ILABLILA torna in Italia. Che cos’è l’ILAB e cosa vi aspettate dall’evento?

L’ILAB è un organismo a garanzia della qualità, cui sono affiliate venticinque associazioni nazionali e circa duemila librerie antiquarie sparse in tutti i continenti: costituisce una vera e propria “Internazionale” della cultura, che abolisce ogni confine e ogni differenza di razza e cultura con un proprio codice deontologico e le proprie tradizioni, unendo i librai sotto l’insegna “Amor Librorum Nos Unit” – e non se ne potrebbe trovare una più adatta. Il primo Congresso dell’ ILABLILA si tenne a Copenhagen nel 1948; l’Italia lo ha ospitato nel 1953 a Milano e nel 1986 a Venezia. Ventitré anni dopo quella presso la Scuola di San Giovanni Evangelista, la ventitreesima mostra internazionale, che si terrà a Bologna dal 24 al 26 settembre 2010, sarà un’occasione irripetibile per i collezionisti e i bibliotecari italiani di conoscere di persona e ammirare i tesori – grandi e piccoli – di librai stranieri con i quali hanno sinora intrattenuto rapporti soltanto telefonici o via e-mail. Malgrado la congiuntura economica, le adesioni sono state molto numerose, soprattutto dall’estero. Abbiamo già ricevuto l’adesione di oltre cento delegati al Congresso e di altrettanti espositori alla Mostra, in considerazione dell’altissima partecipazione dei quali, abbiamo ottenuto per la Mostra Internazionale del Libro Antico il salone principale affrescato di Palazzo Re Enzo. Sarà la più grande manifestazione del genere mai realizzata in Italia. Abbiamo scelto Bologna perché è da sempe “la Dotta”, una splendida città vivibile, centrale e al di fuori degli usuali percorsi turistici. Abbiamo vissuto l’esperienza positiva di Noema Congressi, che ha curato con successo sei edizioni di Artelibro e la Fiera del Libro ALAI a Milano nel 2008. Inoltre tutte le biblioteche istituzionali bolognesi sono state entusiaste di collaborare: stiamo organizzando esposizioni di libri antichi in vari luoghi di grande prestigio, dall’Archiginnasio, all’Universitaria, al Collegio di Spagna, al Museo Civico Medioevale, oltre a quelle previste nelle città vicine, dalla Malatestiana di Cesena, all’Estense di Modena, alla Classense di Ravenna.

Quindi non sarà soltanto un evento commerciale...

Assolutamente no: oltre alle mostre si terranno decine di conferenze aperte a tutti, alcune specialistiche, e altre di grande richiamo come quelle di Umberto Eco, Giampiero Mughini, Luciano Canfora; mentre Roberto Vecchioni interverrà il giovedì 25 settembre con una conferenza letterario- musicale. Inoltre, la prestigiosa Cineteca di Bologna, fondata mezzo secolo fa, ha accolto con entusiasmo l’idea di organizzare un Festival, proiettando per tutta la settimana alcuni film riguardanti i libri antichi e il mestiere del libraio antiquario. La Cineteca realizzerà un’antologia delle scene più rilevanti sulla bibliofilia, che verrà proiettato a Palazzo Re Enzo. I film “bibliofili” sono stati selezionati mediante un sondaggio realizzato tra i librai, con il contributo di università americane e della Cineteca bolognese; sono emerse varie decine di titoli, e la classifica provvisoria: Miglior film: 84 Charing Cross Road. Miglior interprete del ruolo di libraio: Anthony Hopkins (84 Charing Cross Road). Miglior scena: Sean Connery ne Il nome della rosa si rende conto dell’imminente esito distruttivo del rogo. Vorrebbe prendere tutti i libri, ma deve fare una scelta... Al secondo posto la scena iniziale de I Cento chiodi di Ermanno Olmi. Miglior vocazione libraria: La Vita è bella. Il premio Oscar Roberto Benigni si batte per aprire una libreria nell’Italia delle leggi razziali.Migliore adattamento: Il nome della Rosa da Umberto Eco. Miglior mercante: lo spregiudicato Johnny Depp de La Nona porta da Il Club Dumas di Perez Reverte. Miglior soggetto sull’antiquariato librario: The Rare-Book Murder del 1939.

Umberto Eco non poteva certo mancare...

Reduce dal grande successo come “curatore ospite” del Louvre, venerdì 26 settembre, nell’Aula Magna di Santa Lucia, Umberto Eco terrà la sua lectio magistralis, La vertigine della lista, mentre io parlerò della “vertigine del catalogo” dei librai antiquari. L’ALAI deve molto a Eco, perché attraverso i suoi romanzi ha contribuito a rendere familiare al grande pubblico il mondo delle biblioteche e dei libri antichi. Ricordiamo che il protagonista de La misteriosa fiamma della Regina Loana è proprio un libraio antiquario, dal nome emblematico di Giambattista Bodoni. Mentre i quaranta capitoli de L’isola del giorno prima corrispondono a suggestivi titoli di più o meno celebri libri secenteschi, dalla Grand’Arte della Luce e dell’Ombra di Kircher, al Serraglio degli Stupori del Garzoni, dall’Orologio oscillatorio di Huygens, alle Artificiose Macchine di Ramelli, alla Nautica rilucente di Pietro Rosa, fino al Labirinto del mondo e paradiso del cuore pubblicato in lingua ceca nel 1631; già l’indice, insomma, rappresenta un vero e proprio inno alla bibliofilia.

Come è nato il suo rapporto con Eco ?

Ho avuto la fortuna di conoscerlo ormai quasi trent’anni fa, poiché mentre stava scrivendo Il nome della rosa spesso passava in libreria a Torino. Con Eco condivido, oltre alla “piemontesità”, il piacere di giocare con le parole, e il nome: conservo le lettere che mi ha voluto intitolare “Caro Omonimo”. Bibliofilo coltissimo è dotato di una memoria formidabile, anche per i prezzi delle aste di antiquariato. Le “relazioni pericolose” con un collezionista di cotal rango sono un’esperienza unica, per il libraio antiquario.

Come è nata l’idea di coinvolgere Roberto Vecchioni?

È una mio vecchio desiderio quello di affiancare la cultura musicale al libro antico, e Roberto è il più “colto” fra i cantautori. La sala dello Stabat Mater dell’Archiginnasio, quindi dove un grande musicista eseguì per la prima volta un capolavoro, nella prima sede della più antica università del mondo, è un luogo che ha un significato simbolico per lui, musicista e professore. Vecchioni ha tenuto in passato alcune lezioni all’Università di Bologna; e l’Istituto di Italianistica contempla quest’anno un corso di laurea in “Trame dell’utopia nella Canzone d’autore”. Presenteremo le prime edizioni delle fonti letterarie e storiche che hanno ispirato qualche sua canzone, e Vecchioni spiegherà le ragioni, personali o culturali, che l’hanno spinto a utilizzare queste fonti, da Omero a Dante, da Cervantes a Defoe, da Rimbaud a Oscar Wilde, da Fernando Pessoa a Cesare Pavese. Saranno proiettati i testi delle sue canzoni e le pagine originali delle prime edizioni.

Si diffondono e-book e iPad: qual è il futuro del libro antico?

Riallacciandomi ancora una volta a un saggio di Eco, sono certo che il libro su carta, supporto “vegetale” della memoria della civiltà umana, venuto dopo la prima memoria “minerale” delle incisioni rupestri, e dopo quella “animale” dei manoscritti su pelle di pecora, sarà forse affiancato, ma mai potrà essere soppiantato dalla diffusione delle nuova memoria – nuovamente “minerale” – registrata sul silicio dei chip del computer. Insomma – anche in omaggio alla splendida rivista CHARTA, senz’altro il migliore periodico sulla bibliofilia – speriamo proprio di non liberarci mai dei libri…


The article is presented here by permission of ALAI President Umberto Pregliaso.

>>> 39th ILAB Congress and 23rd International Antiquarian Book Fair, Bologna, September 20-26, 2010

>>> www.alai.it

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